Comprendere i fondamenti progettuali della formazione
Trovare il metodo giusto che possa permetterci di individuare le strategie e le metodologie più adeguate.
Focus
Il nostro servizio è spesso determinato dalla nostra capacità di organizzare e gestire percorsi e incontri formativi. Non sempre però abbiamo il tempo e le capacità di costruire una strategia formativa adeguata: spesso scambiamo la programmazione con la progettazione, a volte non teniamo conto degli elementi chiave, oppure utilizziamo metodologie inadeguate. Abbiamo bisogno di trovare il metodo giusto che, partendo dall’analisi di bisogni formativi, passando per la definizione degli obiettivi, possa permetterci di individuare le strategie e le metodologie più adeguate.
Descrizione
La progettazione formativa, per poter essere efficace e calzante a chi abbiamo di fronte, deve essere caratterizzata da più elementi, pensati e gestiti dal formatore:
- la “cattura”: ogni processo formativo deve partire dall’altro, coinvolgere, suscitare attenzione, emozionare, catturare l’attenzione e l’ascolto (utilizzando ad esempio la gestione dello spazio, la postura, la voce, immagini o musica).
- La relazione: è importante, per mantenere viva l’attenzione e fare arrivare il messaggio ai destinatari, rendersi credibili e significativi fin dalla prima impressione e eliminare dalla situazione possibili “rumori” o elementi di distrazione. La relazione è infatti il livello che qualifica e sostiene il contenuto.
- Il contenuto: partendo dal presupposto di essere preparati adeguatamente rispetto a ciò che si vuole comunicare è opportuno riuscire a moltiplicare i canali comunicativi (si può comunicare un contenuto dicendolo con le parole, sostenendolo con il linguaggio, rappresentandolo con delle immagini, dando un opuscolo ecc); è bene poi ricordare che non comunichiamo un contenuto solo con le parole ma sempre anche con il corpo e che siamo credibili solo se questi due canali sono tra di loro concordi (le parole e il corpo dicono la stessa cosa).
- Il “gancio”: il contenuto poi deve essere calato nell’esperienza dei partecipanti (con attività, dinamiche, narrazione, casi…).
- Il feedback: fondamentale, infine, durante e alla fine del processo formativo è prestare attenzione al feedback, al ritorno che danno i destinatari, per capire l’effetto e l’efficacia della comunicazione ed eventualmente riprogettare nuovi incontri.
Gli studenti verranno coinvolti in un percorso che li guiderà all’appropriazione di strategie e strumenti utili attraverso esercitazioni e case history con l’obiettivo di generare nuove idee e acquisire nuove metodologie di ideazione e progettazione pastorale.