Animazione e pastorale
Le attività di animazione nella vita delle comunità cristiane
Pur con alcune evidenti differenze tra le attività di animazione che vengono svolte nelle diverse aree geografiche del nostro paese, la nostra tradizione pastorale vanta una grande quantità e qualità di iniziative e di esperienze. Spesso però sembra parlare solo di attività per il tempo libero o per gestire dinamiche di gruppo e non per sviluppare e proporre effettivi percorsi di crescita. L’animazione viene spesso vista come la sorella minore dell’educazione, in realtà parlare di animazione significa parlare di una delle tipologie più diffuse nei settori extrascolastici, in grado di coinvolgere tutte le fasce di età e di intercettare anche situazioni particolarmente complesse, addirittura anche di disagio sociale. Per molti l’animazione è la tipologia educativa più indeterminata e quindi apparentemente la più generica anche per l’esistenza di varie tendenze culturali. Dall’animazione teatrale a quella socioculturale, da quella educativa a quella turistica, fino al filone più tecnico legato agli studi di dinamiche di gruppo e di comunicazione.
La tendenza più vicina al vissuto delle nostre parrocchie è chiaramente quella educativa che si è sviluppata sia in contesto scolastico sia in contesto extrascolastico, in particolare appunto negli ambienti ecclesiali. A partire dalla progettazione di attività per preadolescenti e adolescenti ha conosciuto una fortissima diffusione fino a trovare una propria collocazione e una visione ben precisa nel panorama pastorale.
È proprio la versatilità dell’animazione ad affermarne il valore: l’animazione non ha mai voluto sostituirsi all’educazione ma si è posta in modi e in contesti diversi che non erano stati annoverati tra gli ambienti istituzionali dell’educazione, più attenta ai contesti formali che a quelli informali. Questa sua diversità ne è diventato il tratto distintivo e ha permesso lo sviluppo di una sua teoria concretizzatasi poi in metodi e tecniche che ne fanno oggi uno dei modi più validi di fare educazione.
Attraverso l’animazione è possibile sviluppare percorsi di cambiamento e di crescita praticamente in ogni contesto, in ogni età della vita e perseguendo qualsiasi obiettivo. Questo allargamento dei confini delle tradizionali istituzioni educative ha permesso la nascita di proposte di grandissimo pregio e creatività che sostengono il vissuto e la crescita di migliaia di ragazzi e ragazze che hanno il fortissimo bisogno di essere accolti e accompagnati. Infatti le iniziative animative funzionano perché sono in grado di soddisfare sia i bisogni individuali sia quelli del gruppo. Ogni tecnica esalta dinamiche positive e cerca di imbrigliare quelle negative fino a raggiungere alcuni importanti obiettivi:
- permettere di esprimere il proprio parere senza esporsi
- immediatamente alle critiche altrui;
- salvaguardare il diritto di chi parla ad essere ascoltato;
- sfruttare le energie di gruppo legate tanto alla competizione quanto alla cooperazione;
- essere divertenti come un gioco;
- aiutare a sospendere i giudizi;
- avere e far rispettare regole precise;
- tutelare le differenze tra i partecipanti;
- incuriosire;
- rendere il gruppo protagonista;
- sorprendere;
- limitare i tentativi di monopolizzare la discussione;
- mirare a un preciso risultato;
- coinvolgere tutti;
- regolare i conflitti;
- creare nuove associazioni mentali;
- limitare gli sprechi di tempo favorendo i processi decisionali del gruppo.
E tanti altri obiettivi che, per la nostra esperienza, permettono ad una comunità di svolgere il proprio servizio custodendo sia la crescita dei singoli individui sia dell’intero gruppo di appartenenza, creando le condizioni necessarie per un cammino sereno e inclusivo.