Dalla famiglia normativa alla famiglia affettiva
Come i cambiamenti della famiglia influiscono sui “più piccoli”
Quali sono le principali caratteristiche del contesto e dell’ambiente che respirano e vivono i bambini, i ragazzi e i giovani di oggi? Come sono cambiate le famiglie e come questo cambiamento anche del ruolo di genitori, influisce sul vissuto dei “più piccoli”?
La riflessione che vorremmo fare insieme su queste domanda può essere ulteriormente precisata usando una citazione di Massimo Recalcati: “Questi genitori sono più preoccupati di farsi amare dai loro figli che di educarli, più ansiosi di proteggerli dai fallimenti che di sopportare il conflitto che una situazione genera”. Le fatiche dei genitori di oggi, preoccupati di farsi amare, di proteggere i loro figli più di educarli sono anche le fatiche che incontrano insegnanti, educatori, formatori perché incontrano e accompagnano gli stessi bambini/ragazzi/giovani.
Che cosa vuol dire quindi parlare di “genitorialità moderna”? E quali sono i modelli di famiglia, oggi? Proviamo a tracciare delle tendenze.
Negli ultimi anni si è verificato un cambiamento molto importante: siamo passati dalla famiglia “normativa” alla famiglia “affettiva”. Che cosa significa? Possiamo dire che una sia meglio dell’altra? Sicuramente non è questa la prospettiva più utile e significativa: dobbiamo mettere a fuoco la consapevolezza che viviamo in un mondo che sta cambiando continuamente e con esso la nostra cultura e i nostri modelli di riferimento, di conseguenza anche la famiglia e il modello educativo.
La famiglia normativa si basava sulle regole e sulla trasmissione dei valori: regole chiare, ben presenti, magari anche affermate in modo netto, da non trasgredire, e quindi rivestite di grande importanza. La trasmissione di alcuni valori ai propri figli era sicuramente fondamentale.
La famiglia affettiva ha il suo focus principale negli affetti e nelle emozioni, basando il modello educativo sulla tendenza a negoziare qualsiasi cosa anche in occasione di regole semplici che potrebbero essere date per scontate, per evitare ai figli ogni minima esperienza di frustrazione e di disagio.
Di fatto i genitori oggi sono tendenzialmente più attenti alla relazione e al livello emotivo/affettivo ma hanno perso un po’ il loro ruolo di guida nel dare delle regole. Tutto ciò che riguarda la struttura, la regola, il confine, è un terreno piuttosto faticoso per la maggioranza dei genitori che tendono a perdersi e a destabilizzarsi facilmente.
Di conseguenza emerge spesso la richiesta di formazione e di accompagnamento proprio su questi aspetti: “Quali sono le regole che io dovrei dare a casa ai miei figli?” è una delle richieste che più spesso viene formulata. Non tanto una richiesta di confronto sul significato delle regole ma una vera e propria istruzione sulle conoscenza delle regole stesse, per cercare di superare quell’insicurezza di base legata a questo argomento. In questo clima i bambini e le bambine fanno maggiore fatica a scoprire come comportarsi, cosa che nell’ambiente scolastico diventa sempre più evidente.
Infatti i comportamenti di tipo ansioso sono in costante aumento perché è difficile per i genitori moderni fermarsi, cercare di valutare e pensare che non sempre si deve intervenire, lasciando ai propri figli la ricerca delle soluzioni. La necessità di esserci ad ogni costo per evitare le fatiche ai propri figli, moltiplicando i segnali di affetto, di presenza e di conferma diventano un antidoto all’ansia dei genitori che, in questo modo, pensano di aver fatto il loro meglio ma purtroppo spesso sono l’origine dell’ansia dei ragazzi. Emerge in modo molto evidente la paura di provocare problemi psicologici futuri ai propri figli, considerando l’impatto che i comportamenti degli adulti avrà sul futuro delle giovani generazioni.
Riuscirà a scegliere bene il proprio futuro? Le difficoltà che sta vivendo sono collegate alle difficoltà che ho vissuto io?
Noi educatori viviamo queste difficoltà in prima persona e ci sentiamo un po’ invasi da tutta questa emotività e da queste paure, questo carico che i genitori ci “consegnano” cercando soluzioni e risposte. Tuttavia è necessario lavorare proprio su questa ultima osservazione che è un aspetto molto importante da mettere a fuoco: i genitori di oggi hanno mille dubbi e paure ma hanno anche voglia di fare, di impegnarsi, di investire su se stessi e sui propri figli.