Ritrovare fiducia e speranza nella bontà del nostro servizio educativo
Cambiare paradigma per scoprire il nostro potenziale e quello delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi!
Di fronte alle molteplici sfide educative che abbiamo di fronte, la prima azione concreta che dobbiamo compiere è intervenire sul nostro modo di pensare e vivere l’educazione.
Possiamo continuare a vivere questa realtà solo pensando che sia un’emergenza da affrontare? Come possiamo creare proposte per costruire il futuro se siamo senza speranza? Se riteniamo che le criticità superino le possibilità?
È necessario cambiare il paradigma: se desideriamo lavorare/attivare/costruire dei processi di crescita le possibilità devono necessariamente essere infinite. Senza questa visione non esiste proposta educativa convinta, autorevole o addirittura profetica: siamo sconfitti in partenza.
“Ognuno di noi, oggi, ha un obbligo gravoso nei confronti delle generazioni attuali e future: garantire che il nostro sia un mondo di abbondanza e non di scarsità, e che tutti godano pienamente degli stessi diritti umani. Nonostante l’urgenza di agire, e in condizioni di grande incertezza, abbiamo motivo di essere pieni di speranza. Come specie, ci troviamo in un momento della nostra storia collettiva in cui abbiamo il massimo accesso alla conoscenza e agli strumenti che ci consentono di collaborare. Il potenziale per coinvolgere l’umanità nella creazione di un futuro migliore non è mai stato così grande.
L’educazione – il modo in cui organizziamo l’insegnamento e l’apprendimento nel corso della vita – ha svolto a lungo un ruolo fondamentale nella trasformazione delle società umane. Ci mette in contatto con il mondo e con gli altri, ci espone a nuove possibilità e rafforza le nostre capacità di dialogo e di azione. Ma per plasmare futuri di pace, giusti e sostenibili, occorre trasformare l’educazione stessa.” (Re-immaginare i nostri futuri insieme, Rapporto della commissione internazionale sui futuri dell’educazione)
Dobbiamo prenderci cura della nostra visione e del nostro linguaggio: parliamo di emergenza, ma solo se questo ci permette di guardare lucidamente alla realtà, orientandoci verso il futuro, verso le soluzioni piuttosto che verso i problemi da affrontare.
L’investimento sul futuro che la sfida dell’educazione richiede implica un cambio di mentalità che ci deve vedere capaci di speranza e possibilità nuove: occorre trasformare questi problemi in opportunità!